Carissimi, abbiamo ritenuto di scrivere una lettera aperta anche prendendo spunto dalle sollecitazioni che ci arrivano da ogni parte ed in primis dal nostro “vissuto”.Diamo per scontato che ormai tutti sappiano tutto (perfino forse troppo….) sull’andamento dell’epidemia. Tutti noi abbiamo in qualche modo un timore per noi stessi, per le nostre famiglie, in particolare per quelli più deboli, che ci fa preoccupare tanto, tanto e ancora tanto.C’è un problema di “certezze” che vengono meno e sembra che non si veda la “fine del tunnel…”. Sappiamo che ci sarà la luce e dobbiamo fare tesoro del nostro “oggi”.Abbiamo pensato di fare una riflessione in 4 punti:1) Solidali con tutti. Tifiamo per i nostri ragazzi. Le nuove generazioni sono le realtà più fragili e che dobbiamo maggiormente preservare rispetto a questa emergenza. Molti hanno figli, nipoti, parenti…noi pensiamo al loro futuro e ci impegniamo di conseguenza. Ci riconosciamo (qui allegata) nella mail mandata all’assessore della Formazione Professionale della Regione Veneto da FORMA-Veneto, dalla CISL regionale e da Confindustria Veneto, che ben rappresenta i problemi e le emergenze della formazione professionale. Vogliamo dire e ri-dire che i giovani sono tutti uguali. E’ proprio in questo momento che serve dirlo ….“senza se e senza ma….” 2) Condividiamo coi nostri enti: “noi siamo con voi” Condividiamo la riflessione di un nostro collega: “E’ un momento in cui, paradossalmente, la lontananza fisica ci fa sentire più famiglia e più comunità. Forse da questo male comune riusciremo a capire di più il valore e il concetto stesso di bene comune. E ad apprezzarlo e, magari, difenderlo. A me viene in mente la scena finale di un film di Don Camillo in cui lui dice Messa da solo nella chiesa allagata, ma tutti, al suono della campana si fermano sull’argine e si sentono un’ unica famiglia, il sindaco come il prete, il ricco proprietario come il bracciante. Speriamo di fare tesoro di questi momenti che stiamo vivendo, costretti a riprenderci il tempo nostro, ed ad andare “all’essenziale” che, mai come in questi giorni…..” Ci siamo incuriositi e ho recuperato quello che tutti ricorderanno https://www.youtube.com/watch?v=AWH3v6b5LQIQuetse La miseria del nostro tempo non è solo economica , ma anche consapevolezza dei nostri limiti personali e dell’intera società. 3) Tutti noi possiamo fare la differenza (insieme) Tutti noi rimaniamo attivi anche da casa. Siamo consapevoli che NOI possiamo fare la differenza. La nostra attività è operare per “comunicare” e costruire le Comunità di pratica a distanza “un ambiente” in cui ci si possa relazionare tra formatori. Ancora non c’è tanta esperienza, ma operiamo insieme credendo che questo sistema a distanza sarà sempre più in uso e di crescente importanza in futuro. Il primis il nostro problema è supportare la volontà degli enti soci per costruire relazioni a distanza con gli allievi ed in particolare con i ragazzi. Tutti gli Erasmus sono tornati a casa (gli ultimi 3 giorni fa). Torneremo nel mondo perché il mondo (e non è arroganza….) ha bisogno di noi. 4) Speranza e certezza: Prendiamo spunto da un commento di Facebook: “Quando questa emergenza passerà, perché passerà! Spero che tutti ci ricorderemo che sono le tasse a finanziare la sanità pubblica, quella che sta reggendo la botta maggiore di tutto ciò. Chissà se come popolo diventeremo più comunità e meno gente. “ Questo è l’opportunità che abbiamo di fronte: più comunità …e non c’è la “scelta”. La certezza è che non sarà come prima; ma noi saremo migliori perché abbiamo vissuto questa esperienza e ci siamo “protetti” sia dal virus che dalla solitudine o, peggio, dell’indifferenza. Saremo anche migliori perché avremo compreso, ancora di più, i tempi difficili dei fondatori dei nostri Enti e Centri che hanno dovuto superare, per il bene e il futuro dei giovani di allora, ostacoli apparentemente insuperabili trasmettendo così i valori della generosità, della solidarietà, della fiducia in Colui che ci protegge da lassù. Questa lettera deve essere condivisa con tutti perché “andrà tutto bene” solo insieme. Un forte abbraccio (virtuale) a tutti. Emilio Gandini, Presidente Scuola Centrale Formazione Franco Bissaro, Consigliere delegato all’amministrazione Giovanni Zonin, Direttore Scuola Centrale Formazione |