Pubblicato il: 02.07.2020

Aggiornato il: 28.06.2023

Robotica educativa: quali sono i robot didattici più usati?

robot educativi quali sono cfp trissino

“I robot sono gli amici di plastica con cui è bello stare”

riporta Firefox, la multipiattaforma web browser, in un codice HTML nascosto.
Ma non solo: i robot sono ottimi aiutanti nella didattica scolastica di ogni genere e grado, tant’è che il concetto di robotica educativa non è più così fantascientifico.
Infatti, studiare la robotica è importante a livello di apprendimento generale per lo sviluppo di nuovi metodi di ragionamento, sperimentazione e studio, basati sui concetti di problem solving e learn by doing.
Oltre a favorire un atteggiamento di apertura ed interesse per le cosiddette discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica), lo studio e l’utilizzo dei robot educativi è un ottimo metodo per imparare divertendosi.
Può allenare i più piccoli nell’apprendimento di competenze logiche e creative fornendo elementi di studio legati a coding e pensiero computazionale, mentre ai più grandi può aprire la strada a percorsi di robotica avanzati e far costruire veri e propri sistemi di automazione.

 

I robot educativi al CFP Trissino

Il corso per operatore elettrico e robotica del CFP Trissino è in grado di formare figure professionali del comparto meccatronico, specializzate nella costruzione ed installazione di macchinari automatizzati e robotizzati. Non a caso, il nuovo laboratorio di robotica educativa presenta le più innovative strumentazioni didattiche!
L’utilizzo dei robot educativi permette di fornire le competenze basilari per l’apprendimento della domotica e delle più complesse automazioni industriali che verranno affrontate al secondo e al terzo anno.
La robotica si rivela determinante per una qualifica professionale coerente con le esigenze del mercato del lavoro nell’era dell’information technology!

Lego Mindstorms Education EV3
Lego Mindstorms è una delle serie più utilizzate nel contesto della robotica educativa.
Il kit, composto da oltre 600 pezzi in plastica intercambiabili, consente di progettare, assemblare e programmare 17 modelli di robot educativi diversi tra loro.
Grazie ad una connessione WIFI o USB ed al software di programmazione incluso, bastano solo 20 minuti per realizzare la prima creazione e dare vita al proprio robot dalle sembianze animali.
Questa versione presenta dei nuovi sensori infrarossi per il tatto ed il colore, assieme ad altri elementi aggiuntivi che conferiscono potenza e velocità ai robot.
Ma la vera novità sono i mattoncini intelligenti EV3: grazie a questi è possibile aggiungere delle azioni e dare comandi ai mattoncini stessi, potendo eseguire il debug senza alcun collegamento al computer.

Fischertechnik
Fischertechnik è un marchio brevettato da Artur Fischer e prodotto in Germania.
È stato utilizzato dalle scuole per quasi cinquant’anni in tutto il mondo, per inserire gli studenti nel mondo della robotica e permettere loro di costruire e programmare i propri modelli robotici attraverso i primi computer. Allo stesso modo, viene usato ancora oggi per insegnare i concetti di motorizzazione ed automazione.
Nello specifico, i kit robot educativi Fischertechnik sono utili ad affrontare le discipline STEM con attività pratiche che troveranno riscontro nei settori di elettronica, meccanica, fisica, pneumatica, energie rinnovabili, ottica e molti altri.
Inoltre, alcune linee di modelli e kit pre-assemblati sono sviluppati per la simulazione e l’addestramento lavorativo di attività legate a numerosi settori industriali: una concreta ed efficace possibilità per gli studenti per prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro.

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Robot educativi per l’infanzia

Lego WeDo 2.0
Il marchio danese Lego si fa strada nel mondo della robotica con la serie WeDo 2.0, un kit robot utilizzabile dai bambini delle scuole primarie. La sua programmazione è strutturata a difficoltà crescente ed è realizzabile via Bluetooth, attraverso un software dedicato oppure utilizzando Scratch, un noto linguaggio di programmazione a blocchi comunemente utilizzato per insegnare le basi del coding.

Dash and Dot
Sviluppati dall’americana Wonder Workshop, la coppia di robot si rivolge ad un pubblico di bambini ed è formata da due modelli programmabili singolarmente o in coppia. Alti una decina di centimetri, possono interagire con l’ambiente esterno ed assumere le sembianze di piccoli automi o animali. La programmazione avviene da tablet, tramite l’uso di cinque app, o manualmente attraverso i pulsanti direzionali.

Bee Bot e Blue Bot
Per apprendere delle basi di logica e calcolo sin dalla tenera età, TTS Group ha creato i due robot educativi Bee Bot e Blue Bot. La prima è una vera e propria ape robotica, che va programmata attraverso l’utilizzo dei tasti direzionali, e che può eseguire fino a 40 movimenti diversi. Blue Bot ha le stesse funzioni di Bee Bot, ma è programmabile anche da dispositivi mobili attraverso un’app gratuita.

mBot
Il lavoro di Makeblock si è concretizzato in mBot: un kit che promette ai bambini di progettare ed assemblare il loro primo robot in 10 minuti. Il kit consente di creare robot su ruote dalle diverse caratteristiche: robot da calcio o da sumo, robot segui linea o anti ostacolo, e molti altri. Sono tutti programmabili con il software della casa produttrice mBlock e controllabili da cellulare, tablet o telecomando.

robot educativi pepper androide

Robot didattici umanoidi

Nao
È uno dei robot più famosi ed è presente in 70 istituti al mondo: si chiama Nao.
Creato dalla rinomata Aldebaran Robotics, viene considerato il social robot più evoluto disponibile in commercio: un androide open source di 58 centimetri dotato di videocamere e sensori per interagire con l’ambiente esterno.
Oltre ad essere poliglotta, viene utilizzato nel contesto didattico per l’insegnamento di materie quali informatica, matematica o scienze. Inoltre, grazie al software ASK (Autism Solution for Kids), sostiene metodi di insegnamento legati a tali condizioni.
Per programmarlo si utilizza Choregraphe, un ambiente di programmazione intuitivo ed adatto ai più giovani, dove non è necessario sapere alcun codice informatico.

Pepper
In collaborazione con la giapponese Softbank, Aldebaran Robotics produce Pepper.
Programmabile con un software SDK intuitivo, Pepper è un robot androide alto 120 centimetri che pesa 28 chilogrammi, è connesso ad internet e resta attivo per 14 ore.
È il primo robot umanoide in grado di percepire le emozioni ed adattare i propri comportamenti allo stato d’animo di chi lo circonda.
Si muove su ruote ed interagisce tramite un tablet, tre fotocamere e quattro microfoni direzionali in grado di rilevare la provenienza del suono, analizzare il tono di voce ed interpretare lo stato emotivo dell’interlocutore.
Può muoversi in tutte le direzioni a tre chilometri orari ed è dotato di sensori laser, sensori ad ultrasuoni e rilevatori di ostacoli. I suoi numerosi motori gli conferiscono le abilità di muovere testa, schiena, braccia e dialogare in diverse lingue.