Pubblicato il: 17.02.2021

Aggiornato il: 21.03.2023

6 miti da sfatare sull’Operatore Meccanico

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C’era una volta… l’Operatore Macchine Utensili.
Uomo di una certa stazza, con una tuta blu dall’aspetto trasandato: stanco e affaticato, abituato alle mansioni pesanti ma allo stesso tempo annoiato dalla ripetitività del suo lavoro.
Non è l’inizio di una favola – questo è ciò che molti considerano ancora realtà.

L’immaginario comune legato all’Operatore Meccanico proviene da qualche decina di anni fa, quando macchinari utensili e sistemi informatici erano due mondi ancora distanti.
La vera svolta è iniziata con la diffusione delle tecnologie informatiche e digitali, che hanno portato all’evoluzione delle macchine utensili e a controllo numerico computerizzato.

Questa “rivoluzione digitale” nella produzione industriale ha trasformato i vecchi macchinari e cambiato enormemente il lavoro in fabbrica: riduzione della manodopera fisica, possibilità di effettuare più lavorazioni contemporaneamente e automazione dei processi di produzione.

La figura dell’Operatore Meccanico CNC è cambiata di pari passo: da semplice macchinista-tornitore-fresatore ha assunto sempre più responsabilità ed autonomia, diventando programmatore industriale e controllore dei processi produttivi.
E con l’avvento della nuova Industria 4.0 il suo ruolo è destinato a crescere ancora.

Purtroppo però è sempre facile cadere negli stereotipi di una volta: cerchiamo di capire quali sono i falsi miti sul lavoro di Operatore Macchine Utensili e di sfatarli una volta per tutte.

 

 

“Il lavoro di un Operatore CNC è monotono e poco creativo”

Una delle impressioni più comuni è che l’Operatore CNC svolga un lavoro passivo: preparare la macchina, azionare la macchina, scaricare la macchina… e tutto qui.

Ma la realtà è diversa: l’operatore CNC è il primo responsabile del corretto funzionamento delle macchine in tutte le loro fasi e della conformità del prodotto finito. E a dirlo è proprio l’industria italiana di oggi, che chiede agli Operatori Meccanici di non lavorare solo con le mani ma di contribuire al miglioramento del processo produttivo con nuove idee e spunti.

Inoltre, tra gli OMU più appassionati emerge un pensiero comune: ideare, progettare e creare con le proprie mani un componente fisico da un semplice disegno è qualcosa di pressoché artistico. L’Operatore Meccanico, a partire da materie prime di scarso valore, riesce a dar vita a particolari meccanici da centinaia o migliaia di euro… come un artista!

 

“L’Operatore Meccanico è un lavoro per soli uomini”

In questa professione c’è sicuramente un divario tra uomini e donne, ma i numeri sono diversi dalle aspettative: in Italia infatti la presenza femminile nel settore metalmeccanico è del 19,4% sui lavoratori totali, con un’incidenza occupazionale del 26,6% nel settore manifatturiero. 1 metalmeccanico su 5 è donna!

La differenza fisiologica nella forza fisica tra uomo e donna non è più un limite cruciale: nel corso del tempo il lavoro dell’OMU è diventato meno legato alla fisicità. E anzi, l’Operatore Meccanico donna spesso si distingue per organizzazione, precisione e affidabilità sul lavoro, talvolta creando un ambiente più propenso all’ascolto e alla mediazione tra colleghi. Non dimenticando infine che si tratta di un lavoro sicuro, ben retribuito e con orari ben definiti, che può fare davvero la differenza nella vita familiare.

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“Le mansioni di un Operatore CNC sono faticose e pesanti”

L’evoluzione tecnologica nella produzione industriale ha portato ad avere macchine utensili estremamente automatizzate, che riducono di molto lo sforzo fisico dei lavoratori.

Le attività di pura forza fisica sono state notevolmente ridotte: oggi il carico/scarico del materiale nelle macchine è automatizzato e la manutenzione degli utensili è limitata alla sola sostituzione dei componenti usurati. Lo sforzo principale sta nel lavorare in piedi per la maggior parte del tempo: un aspetto che in realtà è comune a tantissime altre figure lavorative come camerieri, commessi, parrucchieri…

È certo che, come in tutte le professioni, sia necessario un primo periodo per abituarsi alle specifiche attività: ma se il lavoro viene svolto correttamente e in sicurezza, saranno tempo ed esperienza a sostenere e modificare il fisico per adattarlo alle mansioni richieste.

 

“L’ambiente di lavoro dell’Operatore Meccanico è sporco”

Negli ultimi decenni, e in particolare a seguito della crisi sanitaria, per le industrie è sempre più importante adeguarsi alle regolamentazioni sanitarie e di sicurezza degli ambienti.

È un fatto sempre più riconosciuto che, nelle fabbriche, pulizia e ordine siano fondamentali dal punto di vista della sicurezza sul lavoro. Un ambiente immerso di polvere o scarti di produzione non è solamente dannoso per le persone, ma può anche compromettere lo stato dei macchinari e il prodotto finale.

Per gestire il problema ogni azienda è chiamata a predisporre l’analisi e la valutazione dei rischi per i lavoratori: tra i rischi da prevenire nell’area produzione troviamo i rumori interni, le vibrazioni meccaniche e i rischi chimici, ma anche l’analisi microclimatica e di illuminamento dell’area di lavoro.

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“Per fare l’Operatore Meccanico non serve una formazione”

Non è possibile diventare Operatore Meccanico senza un adeguato percorso formativo.

Per questa professione sono fondamentali competenze meccaniche e tecniche, con delle conoscenze base di matematica per interpretare le istruzioni ricevute, comprendere i disegni tecnici 2D/3D e assicurarsi che i pezzi prodotti corrispondano ai progetti e rientrino nei limiti di tolleranza. Inoltre, per l’Operatore CNC sono necessarie competenze informatiche per gestire macchinari computerizzati sempre più complessi, dotati di software specifici che ne regolano il funzionamento come il linguaggio di programmazione ISO e i sistemi CAD/CAM.

CFP Trissino può garantire una formazione completa, qualificata e specializzata per diventare Operatore Meccanico, con la possibilità di inserimento in stage e apprendistato in aziende produttive d’eccellenza. Scopri il percorso formativo!

 

“Come Operatore CNC non c’è possibilità di carriera”

Una formazione tecnica specializzata e un’esperienza lavorativa solida fanno evolvere la carriera di un Operatore CNC in varie direzioni.

Espandendo le proprie competenze sui macchinari utensili è possibile diventare attrezzista e programmatore CNC: l’addetto alla preparazione delle attività di lavorazione che sa utilizzare specifici linguaggi industriali. Oppure, un OMU esperto può assumere col tempo incarichi di maggiore responsabilità e coordinamento delle lavorazioni in officina, e venire promosso a capo turno, capo reparto, fino a diventare responsabile della produzione. O ancora, può specializzarsi nella manutenzione dei macchinari utensili a controllo numerico, e diventare manutentore meccanico CNC e responsabile della manutenzione.

Per tutti gli Operatori Meccanici con meno di 24 anni, CFP Trissino dà la possibilità di frequentare il quarto anno di specializzazione e diventare Tecnico Specializzato in sistemi CAD/CAM e CNC: una qualifica che garantisce più sbocchi nel mondo del lavoro, la possibilità di lavorare all’estero o di proseguire gli studi all’Università o negli ITS.