CFP TRISSINO, SETTANT’ANNI DI FUTURO TRA FORMAZIONE E SVILUPPO

L’EVENTO CHE HA CHIUSO LE CELEBRAZIONI PER IL 70MO DEL CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

COMUNICATO STAMPA

 Si è tenuto sabato, 26 novembre, a Trissino l’evento “CFP Trissino, settant’anni di futuro. Quando la formazione diventa modello di sviluppo per il territorio”. Un evento per concludere le celebrazioni del 70mo del CFP Trissino che ha raccontato fatti e testimonianze di quella che è, ad oggi, riconosciuta come una scuola d’eccellenza per efficacia ed efficienza sul territorio vicentino e veneto. Una mattina in cui si sono rivissute emozioni, testimonianze e storie raccolte anche in un libro, presentato al folto pubblico, costituito da molti imprenditori, rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria e autorità. Un libro che ne ha celebrato il settantesimo tramite quel viaggio straordinario che è la storia del CFP Trissino che tanto ha contribuito alla crescita socio-economica dell’ovest-vicentino.

Claudio Rancan, Presidente della Fondazione Casa della Gioventù ha iniziato ringraziando tutti i presenti e ha ricordato commosso l’ex presidente Aldo Peruffo (motore dell’iniziative, prematuramente lo scorso aprile 2022, poco prima della conclusione dell’opera) sottolineando poi l’importanza della scuola come motore di sviluppo: “Negli anni abbiamo dato vita a un tessuto economico che tutti ci invidiano. Oltre a formare professionalmente i ragazzi, abbiamo il dovere morale di formare cittadini. Ed è quello che abbiamo fatto, facciamo e faremo”.

Ha preso poi la parola Davide Faccio, Sindaco del Comune di Trissino, che si è congratulato per i 70 anni della scuola: “Motivo di orgoglio per la cittadinanza, gli allievi, i docenti e i formatori. Motivo di orgoglio soprattutto per aziende e imprenditori, che credono in questa scuola. Abbiamo tanti progetti da realizzare guardando al futuro e noi, come amministrazione, saremo sempre accanto al CFP”.

È intervenuto poi Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio e Consigliere regionale della Regione Veneto, portando anche i saluti da parte del Presidente della Regione Luca Zaia: “Questa scuola fa e prepara alla vita, non solo al lavoro: l’esempio di una sinergia perfetta tra studio e lavoro che ha creato ricchezza nel territorio dell’Ovest Vicentino, in perfetta sintonia con il tessuto socio-economico del territorio, adattandosi alle esigenze del mercato”.

L’intervento di Erika Stefani, Senatrice, ha sottolineato l’origine della scuola, che ha attraversato in 70 anni la storia del paese di Trissino stesso: “Questa scuola è nata e ha seguito tutta la storia del paese, grazie a un tessuto di imprenditori e alla loro grandissima iniziativa di imprenditoria legata al lavoro. Oggi è una scelta venire al CFP di Trissino, perché qui c’è la possibilità di avere un percorso di studio ma anche di azione, con successo. Il plus di questa scuola è che i ragazzi escono cittadini, uomini, lavoratori, imprenditori”.

È giunto quindi anche un video-saluto da parte dell’Assessore Regionale Elena Donazzan, impegnata a Job&Orienta, queste le sue parole: “Questo è un anniversario importante per una scuola che ha avuto, ha e avrà un ruolo fondamentale nello sviluppo della vallata. Una valle dove gli imprenditori hanno sempre trovato un luogo dove formare le proprie maestranze, parlando in maniera innovativa il linguaggio delle imprese. Una Valle capace di generare impresa, prima e meglio di molte altre”.

Gianluca Cavion, Presidente di Confartigianato Vicenza, ha celebrato il CFP ricordando soprattutto la figura umana di Peruffo: “Una scuola di eccellenza che ha sfornato allievi e soprattutto imprenditori. Un pensiero ad Aldo Peruffo, che per me è stato come un padre, che ha sempre operato per il bene del territorio. Un uomo dal valore umano indescrivibile, che ci ha insegnato il valore del territorio e della presenza sociale che, ancora oggi, rappresenta questa scuola”.

Un momento emozionante è stato quello con Giovanni Peruffo, figlio di Aldo Peruffo che ha letto alcune righe scritte dal padre, recentemente scomparso: “Com’è strana la vita, grandemente governata dal caso” – diceva il presidente Peruffo – il caso mi ha portato prima ad essere sindaco per due mandati e mi ritrovo ora a scrivere sul libro del settantesimo della nostra scuola. 51 anni fa il professor Pozza mi aveva promosso come disegnatore meccanico, ora sono presidente della scuola: un onore per me, essere presidente di una della più importanti realtà scolastiche di formazione professionale del Veneto. Dovere prima, diritti dopo: un motto importante della mia vita, l’ho acquisito proprio grazie al CFP”.

Anche Don Lucio Mozzo, parroco dell’Unità Pastorale Castelgomberto-Trissino, ha portato la sua testimonianza di legame stretto tra scuola e chiesa: “Dalla fondazione della scuola, con Monsignor Locatello, c’è sempre stata una sinergia fortissima.  Mi ritengo un successore del grande Locatello e ancora oggi mi sento piccolo di fronte a questa realtà di formazione professionale importantissima”.

Bruno Vigolo, presidente Associazione Ex Allievi, ha invece voluto raccontare un aneddoto che ha dimostrato, una volta in più, l’importanza de CFP nel mondo della formazione: “Una sola considerazione che dimostra quando il CFP sia importante e radicato nel nostro territorio: qualche settimana fa un imprenditore ha detto, orgogliosamente, davanti a un gruppo di visitatore alla sua azienda: “Io ho fatto l’università a Trissino”.

È seguita poi la presentazione del libro dedicato, con Luca Romano, sociologo e co-autore del libro, che ha raccontato: “La storia raccolta del libro che presentiamo oggi è una storia eccezionale: CFP è stato un volano che ha costruito un polo economico e lavorativo di grande importanza attraverso due intuizioni importanti: la costante capacità di monitorare il sistema industriale e di anticipare le esigenze di formazione per le aziende. La sfida del futuro sarà curare il passaggio verso il digitale e la sostenibilità, che sono concetti importanti e andranno declinati nell’organizzazione produttiva seguendo dei protocolli formativi molto elastici, proprio come avviene al CFP”.

A seguire Luca Pozza, giornalista e co-autore del libro, ha illustrato i ricordi che il libro celebra: “Di ogni anno abbiamo raccolto foto, grazie a un archivio fotografico immenso del CFP. In queste pagine raccontiamo le sfide vinte dalla scuola, innovative. Un bel tuffo nella storia, pregno di protagonisti e di episodi che meritavano finalmente di essere letti”. Francesca Di Bitonto, co-autrice del libro e curatrice dei progetti di comunicazione per il settantesimo, è intervenuta sulla valenza che la Scuola Professionale ha oggi e sul valore generato dai suoi ex allievi: “Il valore del fare deve essere maggiormente considerato: oggi, la valenza della teoria sembra spesso superare l’importanza della pratica e questo incide moto sulle scelte scolastiche dei ragazzi. La domanda che oggi va fatta è: quanto l’approccio esperienziale e laboratoriale può offrire, può contribuire allo sviluppo delle persone e della società? Ed ecco qua, la risposta è nel libro: i dati dell’indagine presentata parlano chiaro: al crescere della scuola, cresce l’area produttiva del territorio”. Claudio Meggiolaro, Direttore del CFP ha sottolineato l’importanza di coltivare le esperienze trasversali: “Noi ne siamo un esempio. Molti nostri ex allievi sono infatti oggi i nostri migliori testimonial e portano questo messaggio al mondo: la scuola è sacrificio, dovere, serietà. E tutto ciò poi sarà utile nella vita. Le competenze tecniche si acquisiscono qui e anche in azienda: questa sinergia, unica, ci rende una scuola efficace ed efficiente. Una scuola dinamica che si adatta alle esigenze del mercato, sempre in un dialogo proficuo con un territorio e il mercato”.

Giampietro Franco, Vicepresidente, ha concluso: “Dobbiamo investire nei giovani e nel passare a loro “il fare del sapere”. La formazione passa anche dalla comunicazione con le famiglie. Dobbiamo raccontare cosa succede in una scuola come la nostra, che prepara realmente al mondo del lavoro. L’obiettivo, oggi come oggi, non è il pezzo di carta ma una serie di competenze da acquisire passo dopo passo”. È stato poi donato un riconoscimento ai figli di Girolamo Mario Trevisan, un imprenditore locale grande benefattore negli anni e molto legato alla scuola.

Infine, è stato annunciato dal Direttore e Vicepresidente un nuovo laboratorio della scuola che ha al suo interno le macchine meccaniche più innovative presenti attualmente sul mercato: “Tutto questo – hanno concluso – per dimostrare ancora una volta quanto una scuola professionale come la nostra scuola, oggi più che mai, ha tutta l’intenzione di guardare al futuro. E anticiparlo”.

 

 

Trissino, 26 novembre 2022

“Settant’anni di futuro” CFP Trissino celebra l’anniversario con un libro e un evento

Sabato 26 novembre 2022 ore 9.30 Aula Magna, Scuola Professionale CFP Trissino

24 novembre 2022 COMUNICATO STAMPA

CFP Trissino, settant’anni di futuro. Quando la formazione diventa modello di sviluppo per un territorio” è questo il titolo del libro che verrà presentato sabato 26 novembre, presso l’Aula Magna della Scuola Professionale di Trissino, alle ore 9.30.

L’evento, organizzato dalla Fondazione Casa della Gioventù, celebra l’importante traguardo dei settant’anni di vita e successi della Scuola, con una pubblicazione che evidenzia il ruolo che questa realtà formativa ha rivestito nel contesto trissinese ed il suo contributo allo sviluppo produttivo e industriale dell’Ovest vicentino, di cui permane volano di crescita economica, con numerosi allievi diventati professionisti ed imprenditori di successo.

L’evento, attraverso un racconto a più voci, mira far conoscere quanto la Scuola abbia segnato e continui a segnare la storia di questo territorio: istituzione nata negli anni Cinquanta con qualche decina di alunni, 65 nel 1955, che oggi conta quasi 600 studenti, iscritti annualmente ai suoi vari corsi.

Un viaggio tra le sette decadi, percorso grazie al prezioso contributo del giornalista Luca Pozza; l’indagine del sociologo Luca Romano, che dimostra, con ricchezza di dati, come al crescere della scuola sia corrisposto un proporzionale sviluppo delle industrie e dei servizi dell’area; le testimonianze, raccolte da Francesca Di Bitonto, attraverso una serie di videointerviste che saranno proiettate durante l’evento; la presentazione dell’attuale offerta formativa a cura del direttore Claudio Meggiolaro e la visione verso il futuro d’eccellenza di questa Scuola, presentata dall’intervento del vicepresidente Giampietro Franco.

Il libro, fortemente voluto dal precedente presidente della Fondazione, Aldo Peruffo è stato portato avanti, dopo la sua improvvisa e prematura scomparsa, con impegno e dedizione dal nuovo presidente della Fondazione, Claudio Rancan, assieme a direzione e staff della Scuola.

Attesi molti rappresentanti degli enti e delle istituzioni nazionali, regionali e locali, i referenti delle principali associazioni di categoria e molti imprenditori dell’area. L’evento, che si aprirà alle ore 9,30 e terminerà alle ore 12.00 con un drink offerto al pubblico, è aperto alla partecipazione non solo ai tanti ex-allievi, ma anche e soprattutto ai futuri studenti ed alla cittadinanza tutta.

Consigliata la registrazione della presenza al link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSf-v1YMMMxGTJ5wqVMmr6JKgGUHvJunkWC-BUnUF75Mytw4HQ/viewform

La presentazione può essere seguita anche in diretta online su Youtube, mediante il link: https://youtu.be/B-vROs-Csc4

 

 

Le competenze del CFP Trissino nella multinazionale Trevisan Macchine Utensili Spa

Fondata nel 1963 da Girolamo Trevisan, la Trevisan Macchine Utensili Spa è oggi una multinazionale con sede a Sovizzo (VI) e filiali negli Stati Uniti, in Russia, India e Francia. L’azienda, che nel tempo si è affermata nel mondo soprattutto per la tecnologia sviluppata a servizio del comparto energetico, è leader nella produzione di macchine utensili e centri di lavoro per il settore oil & gas e ha conquistato i mercati internazionali anche nei comparti spaziale, aeronautico, navale, automotive e agricolo. In ambito ingegneristico aerospaziale, la Trevisan Macchine Utensili è conosciuta a livello mondiale per la realizzazione dei macchinari che producono la componentistica installata sulle navicelle utilizzate per riportare a terra gli astronauti a fine missione.

È il direttore commerciale dell’azienda, Massimo Marcolin, a parlare dello stretto rapporto esistente tra scuola e impresa. «Per realizzare questi macchinari abbiamo bisogno di tecnici di alto livello, ben preparati a livello scolastico e, per questo, abbiamo trovato un supporto importante nella Scuola Professionale CFP Trissino, che ogni anno ci invia degli studenti per lo stage in azienda, permettendoci di confrontarci con le loro reali capacità. In Trevisan Macchine Utensili partiamo dal progetto – realizzato dall’ufficio tecnico interno – e per questo necessitiamo di disegnatori tecnici specializzati; realizziamo poi tutte le lavorazioni meccaniche necessarie con i nostri operatori di macchine utensili; eseguiamo, infine, il montaggio e il collaudo dei macchinari e dei centri di lavoro.»

A confermare la stretta relazione tra la Scuola di Formazione Professionale e l’impresa, è Luca Giraldo, dipendente di Trevisan Macchine Utensili ed ex allievo del CFP Trissino. «Ho frequentato il percorso formativo per operatore macchine utensili a controllo numerico, della durata di tre anni, per ottenere la qualifica professionale di operatore meccanico. In seguito, ho scelto di proseguire con il quarto anno di specializzazione, così da conseguire il diploma di tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati. Grazie al programma di alternanza scuola–lavoro previsto per il quarto anno, sono entrato nell’azienda Trevisan Macchine Utensili, che mi ha assunto con un contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale. Qui mi occupo della fase di ideazione e progettazione della componentistica delle macchine utensili come, per esempio, le unità dedicate alla lavorazione dei particolari richiesti dal cliente, dell’attrezzatura di “staffaggio” e dell’utensileria, oltre a seguire il reparto di idraulica. Grazie alla formazione ricevuta dal CFP Trissino, riesco a svolgere al meglio il mio lavoro. La scuola di Trissino mi ha formato professionalmente, ma anche come persona, insegnandomi, per esempio, l’importanza di fare scelte ben ponderate e di prendersi sempre le proprie responsabilità.»

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Torneria Pizeta e CFP Trissino: collaborazione pluridecennale che ha prodotto valore e qualità

Diverse sono le voci che raccontano Torneria Pizeta e la sua storia, a partire dal fondatore Giuseppe Peron, che al CFP di Trissino ha insegnato per trent’anni. L’azienda si occupa di produrre particolari in leghe metalliche per settori quali l’oleodinamica, la pneumatica, l’automotive e l’elettromeccanica. Questa eccellenza industriale nasce nel 1995 dalla fusione della società creata da Giuseppe Peron, assieme al figlio Roberto, con la torneria automatica di Rolando Zerbato. Un’attività destinata a svilupparsi e ingrandirsi sempre di più.

Nuove tecnologie, sede ampliata, aggiornamento dei macchinari e degli strumenti, controllo qualità, clientela diversificata: le caratteristiche strategiche di un’azienda che ha tra i suoi protagonisti ex allievi del CFP Trissino del settore meccanico.

Giuseppe e Roberto Peron, Rolando e Marco Zerbato, riportano le loro testimonianze e il loro presente di successo e di professionalità nella videointervista raccolta. Risultati imprenditoriali che derivano anche da una scuola, ritenuta un valore aggiunto indiscusso per il territorio ed il suo tessuto produttivo. Torneria Pizeta conferma il “pontetra il mondo della formazione e quello del lavoro: i ragazzi, con una preparazione tecnica specifica, contribuiscono alla crescita delle aziende e viceversa. La condivisione di un futuro di soddisfazione reciproca.

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In TecnoFIT con Patrizia Lovato: l’importanza delle relazioni nate al CFP Trissino

 

Il percorso di Patrizia Lovato abbraccia impegno, passione e realizzazione: da ex allieva del CFP di Trissino a co-titolare di TecnoFIT, centro specializzato nella vendita di forniture tecnico industriali a Trissino.

Il conseguimento del diploma presso il corso di addetta alle vendite, l’inserimento immediato nel mondo lavorativo come commessa e gli anni di” gavetta” hanno portato Patrizia Lovato alla successiva apertura, con il fratello, di questa realtà commerciale fortemente specializzata.

Il CFP Trissino, per Patrizia, è stato un punto di riferimento a doppio livello: dal punto di vista lavorativo, per quanto riguarda la gestione vera e propria dell’esercizio, e dal punto di vista umano. Come lei stessa sottolinea nell’intervista infatti, la sua “E’ stata una realizzazione personale ma anche familiare”, perché con questa scelta, l’ex allieva ha potuto proseguire il lavoro del padre. Il suo apporto, all’interno dell’attività familiare, si è concretizzato anche con l’ampliamento dell’offerta del punto vendita, grazie all’inserimento del reparto abbigliamento tecnico e calzatura antinfortunistica, da lei proposto e seguito.

Patrizia Lovato descrive la parte emotiva e relazionale vissuta al CFP, ricordando, con parole cariche di emozione: le lezioni in classe, il rapporto con compagni e professori, le attività laboratoriali, i momenti di condivisione e di sperimentazione pratica, conseguenti alla didattica. I legami creati negli anni scolastici e le competenze apprese l’hanno aiutata a sviluppare maggior sicurezza e quel senso di “vicinanza umana” che si sono rivelati fondamentali per la sua realizzazione professionale. Un’intesa con compagni ed insegnanti che prosegue tutt’ora, con il mantenimento dei contatti e le occasioni di ritrovo: segno del clima positivo e dei valori appresi tra i banchi del CFP di Trissino.

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Competenze e valori a CFP Trissino: il racconto di Gianni Barco e Alberto Mastrotto

 

Barco s.r.l. è un’azienda di Trissino specializzata nella costruzione di particolari meccanici che richiedono lavorazioni di alta precisione e grandi prestazioni. Titolare, con i fratelli, è Gianni Barco, ex allievo del CFP di Trissino.

L’imprenditore ricorda le basi acquisite in questa Scuola attraverso le parole di don Ottorino: l’apprendimento è un “tesoro”, una ricchezza nella vita di ogni persona. Barco, in prima persona, ha avuto modo di imparare il lavoro, fondamentale per la nascita e il successo della sua azienda, e di scoprire il valore dell’impegno sociale. Una marcia in più che lo ha condotto, nel corso della sua carriera, a ricoprire ruoli di responsabilità a livello amministrativo in diversi settori. Tuttora è presidente della Proloco e presidente della Commissione Scuola del Consorzio Alta Pianura Veneta. 

Lo stesso imprenditore sottolinea come la scuola di formazione sia stata il punto di inizio di una serie di soddisfazioni professionali e personali, ma anche centro di competenze importanti per il territorio: la Valle dell’Agno è tra le prime realtà metalmeccaniche della provincia grazie anche alle scuole professionali.

La figura di Alberto Mastrotto, programmatore e operatore alle macchine utensili alla Barco s.r.l., rappresenta la voce di un ex studente che dalle file del CFP, con passione e impegno, ha trovato soddisfazioni importanti e realizzazione. Quarto anno di specializzazione, il conseguimento della maturità, voti d’eccellenza e tanto impegno: Alberto ha ottenuto due borse di studio da enti prestigiosi. Una crescita progressiva, in ambito professionale e in ambito personale, che caratterizza una strada iniziata a partire dal CFP. 

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Dal restauro della Torre di Pisa alla commissione speciale di Confindustria a Roma: brevetti e successi imprenditoriali di Livio Zarantonello, ex-allievo CFP Trissino

 

Abbiamo raccolto la testimonianza di Livio Zarantonello, AD di Resimix, azienda leader per la produzione di resine per l’edilizia e l’architettura. La sua esperienza e la sua formazione partono dai banchi di scuola del CFP di Trissino, frequentando quel corso per analisti chimici che, tra fine anni ‘50 inzio ‘60, formò decine e decine di tecnici professionisti di laboratorio, contribuendo a dar vita alle prime realtà scientifiche della zona.

La passione per la ricerca spinge Livio Zarantonello con il fratello, anch’egli ex allievo CFP, a dar vita ad un laboratorio per lo sviluppo di nuove soluzioni e tecnologie per l’edilizia civile e industriale, per l’ingegneria civile, la ristrutturazione abitativa e il restauro artistico e monumentale. Fonda così nel 1970 la Resimix, dedita alla formulazione e alla produzione di resine, prodotti chimici e tecnologie specialistiche di settore. Società da cui sono nati nuovi materiali e metodi di lavorazione brevettati, tra i quali, il sistema di iniezione strutturale che ha rivoluzionato il mondo dei consolidamenti, diffondendosi in Italia e all’estero.

Un mondo, quello di Zarantonello, dove la dedizione al lavoro si sposa con le grandi soddisfazioni raccolte, ben narrate nella sua intervista. A lui ed alla sua attività sono stati infatti affidati prestigiosi lavori nell’ambito del restauro conservativo, tra tutti: il consolidamento della cupola del Borromini a Roma ed il consolidamento e la cerchiatura della Torre di Pisa.

Ma la sua crescita imprenditoriale non si ferma e nel 1990 Zarantonello fonda una seconda azienda, dedicata esclusivamente alle pavimentazioni e ai rivestimenti decorativi, oggi consolidata a livello internazionale.

Dal suo racconto emerge anche la dimensione istituzionale dell’esperienza professionale di Livio Zarantonello che, nel tempo, ha assunto importanti incarichi, come ad esempio, quello di rappresentante del Veneto, per la commissione a Roma di Confindustria, in materia di lavori specialistici e complementari all’edilizia. Numerose negli anni le cariche istituzionali, prestigiose e di responsabilità, assunte dall’imprenditore partito dal CFP di Trissino, esercitate da lui sempre con passione e competenza.

Spazio nelle sue parole anche per il ricordo di don Florindo Locatello e il suo saper trasmettere entusiasmo e coraggio: la voglia di raggiungere un obiettivo.

Entusiasmo e intraprendenza che sono stati preziosi e fondamentali nel lavoro e nella vita di Livio Zarantonello.

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Un impegno sociale costante: il racconto di Antonia Schenato Spillere, Vicepresidente ex allievi CFP

 

Antonia Schenato Spillere è sempre stata molto vicina al CFP di Trissino. Da studentessa come tecnica di laboratorio, si è specializzata come analista grazie ad un corso universitario a Verona, divenendo negli anni un’importante imprenditrice.

Una carriera cominciata a partire dalla Scuola e portata avanti negli anni grazie all’impegno costante anche come Vicepresidente dell’associazione ex allievi.

Antonia ricorda l’educazione scolastica fortemente umana del CFP, che ha saputo dare lavoro a tanti ragazzi divenendo punto di riferimento e risorsa per tutta la Vallata.

I successi di questa ex allieva sono rappresentati da diversi e numerosi riconoscimenti, che la stessa imprenditrice descrive con parole cariche di gioia ed emozione: prima donna presidente del Rotary Valle dell’Agno con l’alta onorificenza Paul Harris.

Da alunna a Vicepresidente degli ex allievi del CFP di Trissino, Antonia Schenato Spillere, nella videointervista, racconta le iniziative per sostenere e valorizzare il centro di formazione professionale.

L’istituzione delle borse di studio e le attività di diffusione e conoscenza della Scuola presso gli imprenditori sono gli esempi dell’impegno della Vicepresidente, che sottolinea il grande bisogno di professionisti qualificati richiesti dal mercato del lavoro. Giovani che provengono dal CFP di Trissino.

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Andrea Guaglianone: l’Executive Pastry Chef direttamente dal CFP Trissino

 

Andrea Guaglianone è Executive Pastry Chef: un giovane artista dell’alta pasticceria e della panificazione, che ha saputo fare del suo talento e della sua passione una scelta di vita e di lavoro.

Cresciuto in un clima familiare dove “c’era sempre l’atmosfera di panificio, di pasticceria”, per Andrea il corso di Pasticceria e Panetteria del CFP di Trissino è stato il primo ufficiale tassello del suo percorso professionale.

Lo abbiamo incontrato per registrare una breve ma intensa videointervista. Quello che emerge dalla sua testimonianza e della sua esperienza sono l’entusiasmo e la continua ricerca di miglioramento. Rispetto al suo corso di studi alla Scuola Professionale di Trissino, Andrea ricorda come le ore di laboratorio, la possibilità di apprendere dai professionisti del settore e lo stage abbiano profondamente inciso sulla sua preparazione. È al CFP di Trissino che Andrea conferma di aver imparato l’arte di lavorare le materie prime, di valorizzarle nei dessert e nei dolci sofisticati e ricercati che realizza oggi.

Dopo il diploma, Andrea ha conosciuto via via un’evoluzione graduale, raggiungendo anche traguardi importanti e prestigiosi, elencati dallo stesso con parole di orgoglio e soddisfazione: l’esperienza in “CAST Alimenti” a Brescia; l’appartenenza all’associazione “Il Richemont Club Italia”, un’organizzazione internazionale no-profit, che sostiene l’attività dei suoi soci ai vertici nel settore della panificazione e della pasticceria; l’approdo presso il laboratorio di Igino Massari; il premio ricevuto per il “miglior panino gourmet” a Identità Golose a Milano. Nel 2023, inoltre, Andrea parteciperà ai mondiali di panificazione a Rimini: una competizione alla presenza di diverse squadre internazionali, dove l’obiettivo sarà la preparazione di tutti i prodotti di panificazione, in una prova a tempo molto rigorosa.

La Scuola è stata quindi per lui punto di partenza, ma anche stimolo per sviluppare la sua creatività e la sua propensione alla sperimentazione: ottime premesse per una carriera che gli auguriamo possa essere per lui ricca di nuove, grandi soddisfazioni.

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Torneria Nicoletti: competenze professionali per un’azienda leader di settore

 

Una realtà che ha saputo fare della preparazione del suo team un punto di forza imprescindibile e centrale per la sua crescita è Torneria Nicoletti, azienda trissinese specializzata in tornitura, fresatura e lavorazioni meccaniche su torni automatici CNC e centri di lavoro.

Grazie alla propensione alla ricerca continua e allo sviluppo d’innovazione nell’ambito della meccanica ad alta precisione, Torneria Nicoletti negli anni si è ampiamente evoluta e specializzata. La sua storia inizia al CFP di Trissino, con il suo fondatore, Antonio Nicoletti, ex allievo che ricorda bene come la scuola sia stata un punto di riferimento, non solo per l’avvio della sua attività lavorativa, ma anche e soprattutto per l’approccio stesso alla vita: rimangono indelebili per lui infatti, gli insegnamenti valoriali appresi, come la disciplina ed il rispetto. Un legame forte e duraturo quello di Antonio con la Scuola Professionale, che lo porta ancora oggi a partecipare attivamente alla sua gestione, come membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Casa della Gioventù di Trissino.

La narrazione di questa grande impresa industriale ci arriva direttamente dalle voci dei suoi primi protagonisti: i rappresentanti di tre generazioni della famiglia Nicoletti. Oltre ad Antonio, quindi, abbiamo avuto il piacere di incontrare e video intervistare i figli, Luigi ed Alessio, ed il nipote Andrea.

Luigi Nicoletti, oggi co-titolare e socio dell’azienda, nel suo interessante intervento, mette al centro un dato di fatto per il comparto metalmeccanico: la tecnologia avanza, si fa sempre più complessa ed evoluta, quello che fa la differenza è la capacità di utilizzare le macchine, per ottenere determinati risultati. La formazione dell’operatore fa scattare questo passaggio: una professionalità acquisita, per la maggior parte dei suoi dipendenti, nelle scuole professionali e tecniche.

Esempio di questo è Andrea Nicoletti, giovane responsabile di produzione presso la Torneria Nicoletti. Il suo racconto testimonia l’alto grado di specializzazione raggiunto nell’ambito delle lavorazioni meccaniche, grazie alla preparazione base in campo meccanico e di disegno tecnico, che affonda le sue radici nel corso per operatori CNC della Scuola di Formazione Professionale di Trissino.

Aggiornamento, elevate prestazioni, soluzioni all’avanguardia, produzione diversificata e su vasta scala, staff competente: queste le caratteristiche che emergono dai racconti che si susseguono, confermate anche dall’intervento finale di Alessio Nicoletti, anch’egli titolare e socio della Torneria.

Ex-allievo CFP, Alessio dopo il Diploma Professionale ha voluto continuare il suo percorso di preparazione, affinando competenze organizzative e manageriali presso la Fondazione CUOA Business School, con l’obiettivo di implementare l’organizzazione imprenditoriale della Torneria Nicoletti, applicando il metodo avanzato e specifico della “Lean production”. Una produzione snella che punta alla riduzione di scarti e sprechi, ad un maggior coinvolgimento di tutti i reparti produttivi e ad un miglioramento dell’efficienza e del benessere aziendale, in linea con l’approccio delle più grandi aziende mondiali.

Questa è una delle diverse scelte portate avanti e narrate da questa realtà, che ha avuto il suo inizio ma anche la sua attuale prosecuzione, in termini di persone e di competenze, nel CFP di Trissino.

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