21 giugno 2024

L’industria metalmeccanica è il comparto più rappresentativo dell’attività manifatturiera veneta, con quasi 25mila imprese coinvolte e distribuite tra le province di Vicenza, Padova e Treviso, che ad oggi rappresentano i migliori distretti industriali del settore.

L’attività delle aziende metalmeccaniche venete è a forte matrice artigianale. In particolare, la provincia di Vicenza è leader nazionale per la produzione di macchine ed utensili, collocando la regione al secondo posto nella classifica italiana per produzione: in tutto il Veneto sono attive circa 6mila aziende metalmeccaniche per 55 mila addetti.

Più nello specifico, le valli del Chiampo e dell’Agno rappresentano un vero e proprio distretto di eccellenza per la costruzione di macchine utensili e per l’industria, all’avanguardia per tecnologie ed innovazione nella competizione internazionale.

La metalmeccanica Veneta guida la ripartenza industriale

I dati congiunturali di Assindustria Venetocentro parlano chiaro: con il miglioramento della situazione sanitaria e l’allentamento delle restrizioni, nel 2° trimestre 2021 la produzione industriale veneta presenta aspettative positive e il gap rispetto al 2019 si riduce.

  • Nel periodo gennaio-marzo 2021, l’industria meccanica veneta registra un aumento del +12% su base annua;
  • Nel periodo aprile-giugno 2021, la produzione industriale in Veneto registra un balzo con un miglioramento del +34,1%;
  • Un relativo aumento di fatturato delle aziende metalmeccaniche del +6,6%;
  • Un generale aumento degli ordini in Italia del +7,1% e dall’estero del +8,1%.

Gli stessi dati per la provincia di Vicenza rispetto al trimestre precedente sono tutti in positivo, con un aumento del +6,1% della produzione metalmeccanica, del +15,9% della domanda interna, del +18,5% di quella estera e un fatturato in crescita del +5%.

Questi segnali positivi vengono confermati anche per il 3° trimestre 2021, sia a livello provinciale che regionale: nell’ultima indagine di Veneto Congiuntura i dati confermano la fase espansiva della produzione industriale, con un aumento del +10,5% rispetto al 2020 e del +7,3% rispetto al 2019 – dati eccezionali, che superano il livello produttivo pre-Covid.

In provincia di Vicenza, nei primi nove mesi del 2021 si osserva un aumento del numero di imprese registrate (+334): la voglia di fare impresa è alta e in costante crescita. Infine, gli imprenditori vicentini del settore manifatturiero prevedono nel complesso un aumento di tutte le variabili considerate: produzione, fatturato, domanda interna e domanda estera.

 

La carenza di lavoratori qualificati e le prospettive per il futuro

Eppure, come si usa dire, non è tutto oro quel che luccica.
In questo periodo di grande ripresa dell’industria metalmeccanica, c’è un forte campanello d’allarme che spesso viene ripreso dai mass media e confermato da diverse analisi sui fabbisogni professionali dell’industria meccanica, tra cui l’indagine Excelsior di Unioncamere.

Il problema è complesso e persistente: la grande difficoltà di reperire figure tecniche e giovani da impiegare nell’industria metalmeccanica veneta e italiana. Una recente Assemblea Generale di Confindustria Vicenza ha ben evidenziato le cause del problema:

Queste difficoltà delle aziende metalmeccaniche ad assumere giovani lavoratori creano forti preoccupazioni, specie in prospettiva futura: a fronte di uno scenario di sviluppo in termini di ordini e di fatturato, la mancata disponibilità di personale competente può rappresentare un grave freno alla crescita dell’industria metalmeccanica.

La formazione professionale come soluzione alle criticità

In questo contesto si inserisce il Centro di Formazione Professionale di Trissino, con 70 anni di esperienza nella formazione e nella riqualificazione professionale, per dare un contributo decisivo e strategico nel comparto meccanico ed elettromeccanico.

Siamo coscienti delle criticità e dell’alta richiesta di fabbisogno industriale, confermato di continuo dalle imprese locali: in soli 4 mesi abbiamo ricevuto oltre 72 richieste di allievi qualificati in operatore meccanico ed operatore elettrico, a fronte di 22 neodiplomati.

Inoltre, abbiamo ben chiaro il trend nazionale che coinvolge la qualifica tecnica meccanica ed elettromeccanica: un andamento in progressiva diminuzione, non giustificato da scarse prospettive occupazionali ma dallo spostarsi degli interessi verso altri percorsi.

Ecco perché, grazie alla stretta collaborazione tra le aziende metalmeccaniche locali e la nostra scuola, da alcuni anni abbiamo intrapreso una serie di interventi specifici:

  • Ristrutturazioni, aggiornamenti e creazioni di nuovi laboratori scientifici: nel nostro Centro di Formazione sono presenti un laboratorio di robotica educativa, un laboratorio di meccatronica e domotica ed un laboratorio di autronica, con ulteriori previsioni di ristrutturazione e rifacimento del laboratorio di automazione e PLC.
  • Slancio verso Industria 4.0 e tecnologie innovative: alzare il livello di competenza degli allievi da conoscenze di disegno, misure, lavorazioni meccaniche, attrezzaggio e programmazione di macchine utensili, al saper presidiare tutti gli step della filiera metalmeccanica, dalla progettazione alla programmazione fino al controllo qualità.

Si tratta di interventi ambiziosi, mirati ad un rilancio della filiera industriale metalmeccanica del Veneto, che implicano un importante salto tecnologico ed una stretta partecipazione di partner ed imprese disposte ad investire sui giovani.

In partnership con HAAS Automation, il più grande costruttore occidentale di macchine utensili, CFP Trissino si pone come polo formativo metalmeccanico di eccellenza, stimolando i giovani ad intraprendere un corso di operatore macchine utensili e CNC innovativo, al passo con i tempi e con le più moderne tecnologie dell’Industria 4.0.

Interventi finanziati da PNRR Missione 5 – Componente 1 – Investimento 1.4 “Sistema Duale” e Programma regionale FSE PLUS 2021-2027 priorità 4 occupazione giovanile